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I fondamentali: gli stili comunicativi

  • Immagine del redattore: Eleonora Bontempi
    Eleonora Bontempi
  • 18 lug 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 19 set 2024

Passivo, aggressivo o assertivo? Quale stile utilizziamo preferenzialmente e che conseguenze ne derivano?

Immagine da Pinterest


Lo stile comunicativo è l'insieme di modalità - verbale, non verbale e para-verbale - di interazione per segnalare agli altri come dovrebbe essere interpretato, filtrato e compreso il significato delle parole dette.

La letteratura sul tema ha individuato 3 principali stili, che si manifestano con caratteristiche di:

  • Aggressività

  • Passività

  • Assertività

Ognuno ha un proprio stile preferenziale, ma non esclusivo, che è influenzato dalle prime esperienze sociali, nonché dalla cultura di riferimento.


Lo stile aggressivo

L’aggressività è la modalità di approccio relazionale in cui la persona sente di aver più bisogno e necessità di essere ascoltata e accolta dall’altro, il quale è visto come strumento utile o di ostacolo al proprio benessere. Quindi il comportamento prevalente è quello di prevaricazione e richiesta, attraverso modalità fisiche e/o verbali. Questo stile è associato ad errori sistematici (bias) di attenzione, che possono portare a interpretare in modo ostile atteggiamenti e comportamenti altrui, senza soffermarsi su altri indizi ambientali.


Lo stile passivo

La passività è un’altra modalità relazionale in cui la persona si sente inferiore all’altro, che è visto come portatore di maggiori diritti e bisogni da ascoltare e assecondare. Ne è collegato un dialogo interno caratterizzato dal senso di colpa e la paura di irritare l'altro o di trasmettergli un'immagine non coerente di sé. La persona è preoccupata di soddisfare gli interessi altrui ed evita il confronto. Nel lungo termine, tuttavia, l'uso prevalente di questo stile può portare anche a reazioni aggressive.


Lo stile assertivo


Il comportamento assertivo si manifesta come consapevolezza dei diritti di una persona e delle modalità con cui difenderli, rispettando se stessi e gli altri.

La persona assertiva riesce a fare e ricevere una critica in modo chiaro e aperto, sereno, con un’intenzione positiva e propositiva verso l’altro; è capace di fare richieste agli altri e di esprimere contrarietà, sa dire di no; è emotivamente onesta, diretta ed espressiva.

È lo stile relazionale collegato a maggior benessere personale (autostima, autoefficacia) e interpersonale, per via dell’equilibrio emotivo e cognitivo che comporta.

Nella relazione con l’altro si percepisce una parità di diritti, bisogni e desideri, e ne consegue una modalità di negoziazione e condivisione, insieme al rispetto di sé e dell’altro.

Essere assertivi significa perseguire i propri bisogni e desideri nel rispetto di quelli altrui.

Esistono diverse Carte che riportano alcuni importanti diritti che rivendicano a sé le persone assertive, tra cui:

  • Diritto di essere se stessi

  • Diritto di dire di no senza sentirsi in colpa

  • Diritto di provare ad esprimere le proprie emozioni

Quali diritti senti più tuoi? Cosa ti aiuterebbe a coltivarli?

Per approfondire

Baggio F. (2013), Assertività e training assertivo. Teoria e pratica per migliorare le capacità relazionali dei pazienti. Franco Angeli.


Norton, R. (1983). Communicator Style: Theory, Applications, and Measures; SAGE: Beverly Hills, CA, USA; Volume 1.


Van der Hofstandt, R (2005). El Libro de Las Habilidades de Comunicacion: Como Mejorar La Comunicacion Personal, 2nd ed.; Díaz de Santos: Madrid, Spain.



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