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Il benessere... da un altro punto di vista

  • Immagine del redattore: Eleonora Bontempi
    Eleonora Bontempi
  • 9 ago 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 19 set 2024

Il concetto di benessere è fortemente influenzato dai modelli culturali, soprattutto nelle società occidentali industrializzate. E se ci fossero altre prospettive da cui definire lo star bene?


La definizione di benessere data dall'Organizzazione Mondiale della Sanità mette in evidenza la multifattorialità alla base di tale concetto, che coniuga la dimensione fisica, mentale e sociale. Se le prime due sono caratterizzate da fattori principalmente individuali, l'ultima è fortemente influenzata dal contesto culturale. Infatti, la cultura definisce e mantiene i valori, le norme e i comportamenti che sono percepiti come appropriati per una certa popolazione.

In altri termini, ciò che consideriamo "benessere" dipende non solo da fattori individuali di salute mentale e fisica ma anche da quelli culturali di definizione e distinzione tra ciò che ci fa star "bene" e ciò che ci duole.


Un concetto centrato sull'estroversione

Le norme sociali rispetto al benessere - soprattutto nelle società cosiddette WEIRD (Western, Educated, Industrialized, Rich and Democratic) - tendono a enfatizzare esclusivamente le emozioni piacevoli, ad alta attivazione (arousal), manifestate generalmente da persone estroverse ed energiche, mentre vengono disprezzate - se non patologizzate - le emozioni spiacevoli e l'introversione.

Essere socialmente attivi e con alte energie diventa il solo inequivocabile segnale del benessere di una persona, tagliando fuori qualsiasi altra sfumatura dello star bene che contempli la riflessività, il tempo per sé stessi, l'esperire anche le emozioni spiacevoli senza negarle.


E gli introversi?

Le persone introverse e/o altamente sensibili che appartengono a tali culture possono però esperire sentimenti di inadeguatezza e di esclusione rispetto ad una concezione di benessere che non contempla anche le proprie manifestazioni di salute.

Gli studi sul tema evidenziano come studenti introversi si sentano fuori luogo in classi centrate sull'estroversione.


Il benessere dal punto di vista delle persone altamente sensibili

Star bene non riguarda solo la relazione con l'altro, ma anche quella con sé, e saper trovare un'armonia tra le diverse dimensioni è di primaria importanza. C'è chi questo match lo trova sbilanciandosi verso lo star fuori, e chi, invece, necessita di maggior tempo per sè. Non è giusta o sbagliata nessuna delle due modalità, sono - appunto - modi di stare al mondo egualmente validi e rispettabili.

A tal riguardo, un'interessante ricerca del 2020 ha indagato le concezioni ed esperienze di benessere in 12 persone altamente sensibili provenienti dall'Australia, una delle società WEIRD. Attraverso questionari e interviste semi-strutturate, si è riscontrato che le persone ad alta sensibilità utilizzano una costellazione di strategie per costruire il proprio benessere, tra cui:


  • spendere del tempo in solitudine per poter ricaricare le proprie energie e ridurre la sensazione di essere sopraffatti;

  • praticare l'auto-consapevolezza, per riconoscere e validare le proprie caratteristiche, e l'auto-compassione, per migliorare il proprio dialogo interno;

  • passare del tempo da soli in natura per praticare attività fisica o per osservare il mondo con lentezza.


Tra le barriere che rendono difficile raggiungere uno stato di benessere, i partecipanti allo studio hanno evidenziato:


  • difficoltà a dire di "no" per paura della disapprovazione altrui;

  • malattie fisiche;

  • sensazione di sovra-stimolazione, come quando si hanno più attività da svolgere contemporaneamente.

Tra l'altro, quest'ultimo aspetto è riconosciuto come barriera per il benessere anche da persone non altamente sensibili.






In conclusione

La cultura di appartenenza fornisce una cornice di riferimento per quanto concerne valori, ideali e comportamenti delle persone, influendo su ciò che si ritiene faccia stare bene o meno. Tuttavia, il concetto di benessere, essendo multidimensionale, comprende aspetti estremamente personali e unici, che riguardano ciò che serve alla persona per poter trovare la propria armonia. Questi elementi sono difficilmente inquadrabili in un'unica definizione generalizzata.


E a noi?

Cosa ci serve per stare bene?

Quali elementi cerchiamo - in noi e/o negli altri - per sentirci in equilibrio?

Per approfondimenti

Benet-Martínez V (2006) Cross-cultural personality research: conceptual and methodological issues. In: Robins RW, Fraley C, Krueger RF (Eds.) Hand- book of research methods in personality psychology. The Guilford Press, New York, NY, pp. 170–189.


Black, B.A., Kern, M.L. (2020) A qualitative exploration of individual differences in wellbeing for highly sensitive individuals. Palgrave Commun 6, 103. https://doi.org/10.1057/s41599-020-0482-8.


Davidson B, Gillies RA, Pelletier AL (2015) Introversion and medical student education: challenges for both students and educators. Teach Learn Med 27 (1):99–104. https://doi.org/10.1080/10401334.2014.979183.

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